La Legge di Bilancio 2024 porta con sé cambiamenti anche nel panorama dei bonus e delle detrazioni in vigore per l’acquisto
di climatizzatori e di altri elettrodomestici.

Con il termine “bonus condizionatori” si fa, infatti, riferimento a tutte le misure in vigore per l’installazione
di queste apparecchiature e non solo. Oltre ai vari bonus vigenti per l’acquisto e l’installazione di
condizionatori a basso consumo, i vari bonus fanno riferimento anche l’acquisto di deumidificatori e pompe
di calore.
Continua a leggere la nostra guida per scoprire le agevolazioni disponibili!

Quali sono i bonus a cui puoi accedere

L’acquisto e l’installazione di nuovi condizionatori a basso consumo e a pompa di calore rientrano all’interno di differenti bonus in vigore, tra cui:

  • L’acquisto di un nuovo climatizzatore può rientrare nell’Ecobonus solo nel caso in cui venga eseguita anche la sostituzione del vecchio impianto con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza energetica. Per questo motivo, il climatizzatore acquistato dovrà essere abilitato anche al riscaldamento dovrà essere di una classe energetica superiore (A+++). La detrazione prevista è pari al 65% delle spese IRPEF.
  • Bonus Casa. La detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta e si ripartisce in quote costanti per 10 anni. Questa misura non impone l’installazione di una macchina che faccia anche da impianto di riscalamento per la stagione invernale.
  • Bonus mobili ed elettrodomestici. In questo caso, l’agevolazione è legata all’esecuzione di interventi di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria verso l’immobile. La detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta e possiede un limite massimo di 5.000 euro.
  • Superbonus 70%. Quest’agevolazione è valida nell’acquisto di un climatizzatore solo se viene effettuato nell’ambito di uno degli interventi trainanti del Superbonus (isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali o sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione) effettuati nei condomini. In questo caso, la detrazione è pari al 70%.

A chi spettano le agevolazioni?

I soggetti a cui fanno riferimento le diverse agevolazioni sono molteplici, tra questi troviamo:

  • Proprietari o nudi proprietari dell’immobile;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Locatari o comodatari;
  • Soci di cooperative divise e indivise;
  • Imprenditori individuali;
  • Soggetti con redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Ugualmente, purché sostengano direttamente le spese, possono fruire della detrazione anche:

  • I familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
  • Coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • Componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
  • Convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Come accedere ai bonus

Per ottenere la detrazione prevista, bisogna innanzitutto essere in possesso della dichiarazione dei redditi ma, prima della compilazione della stessa, sarà necessario compilare un’apposita documentazione che sarà poi messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, in caso di controlli.

Per poter presentare la domanda occorre avere in proprio possesso tutta la documentazione relativa all’acquisto, ossia la fattura di acquisto e la ricevuta del bonifico.

Infine, bisognerà trasmettere tutti i documenti all’ENEA in modalità telematica tramite il portale designato, entro e non oltre i 90 giorni relativi all’installazione e al collaudo.

A questi documenti, si aggiunge l’asseverazione tecnica (APE) di un professionista abilitato e una scheda informativa, in cui devono essere riassunti e indicati tutti gli interventi effettuati e spese relative, il risparmio energetico ottenuto e il costo delle consulenze professionali richieste.